Il progetto TUM EXchangeprosegue con tRitolo|All! di Kinkaleri ,il 28 giugno 2012 presso S.A.A.M
Ho alcuni elementi di partenza del progetto Kinkaleri tRitolo|All!, dati nella forma aperta dell’intuizione. Sono frasi originate dal possesso della propria identità, che si trasforma in stile; William Seward Burroughs ha provato sulla propria pelle il brivido della perdizione e la forzatura dei limiti (in quanto tali, dati per essere superati) – drogato omosessuale pecora nera di buona famiglia:
Mi vedo filare attraverso il cielo come una stella a lasciare la terra per sempre. Cosa mi trattiene? È il contratto per il quale soltanto sono qui. Il contratto è questo corpo che mi tiene qui.
Quindi due corpi, due danzatori che tentanto la prova – o l’impresa? – di riportare in gesti e movimenti le frasi scelte. Come dire la stessa cosa, e non dirla perché l’intenzione corrisponde a perdere. Così il linguaggio si sacrifica a sé stesso.
La ricerca messa in atto da Kinkaleri da anni – un transcodificare continuo della parola che scivola in un corpo – trascorso e provato da media a media, ha il merito pieno dello slancio: volere procedere oltre ogni espressione.
Quale maggiore riconoscimento all’arte che farne il campo eletto per la rinuncia alla
norma? Smettere di parlare la propria lingua comporta diventare stranieri in patria, étranger scriverebbe Camus, e di conseguenza un ingaggio di sfida definitiva al potere. In palio c’è la libertà stessa, un obiettivo possibile per l’uomo?
Qualcuno ha compreso che quando si parla, si parla comunque in modo convenzionale. Altri hanno teorizzato come ogni mezzo di comunicazione, in fin dei conti, non comunichi altro che le proprie modalità – e dunque tramite la sovrabbondanza attuale di notizie, si rinforzerebbe.
Però c’è altro, poiché l’acquietamento della lingua in parallelo dimostra che essa è stata animata e che potrebbe rianimarsi.
L’esplosione, deflagrando, è probabilmente l’unico evento che nessun sistema possa controllare appieno. Il tritolo di questa esperienza si rivolge agli spettatori nel contatto, ma il suo nemico è ciò che vorrebbe disinnescarlo. Credo che anche il lavorio sterminato di Burroughs, tra sostanze e frasi, fosse l’affermazione di una personalità sbandata per il senso comune della sua epoca, ma in linea con un percorso d’eternità.
Siamo parte integrata dell’azione Kinkaleri: abbandonare per una frazione i codici che ci appartengono e osservare, come contenitori vuoti, le azioni e le tracce proposte nell’occasione presente. Avendo il coraggio di decostruire e di sperimentare.
(Matteo Innocenti)
Artisti |
Virginia Zanetti
Manuela Menici
Vanni Meozzi
Kinkaleri
Sedi |
S.A.A.M., Via Borgo 4, Carmignano, Prato
LATO, Piazza San Marco 13, Prato
spazioK, Via Santa Chiara 38/2, Prato
Data | da sabato 2 giugno a martedì 31 luglio 2012
Ideazione | TUM PROJECT
A cura di | Matteo Innocenti
Organizzazione | Argentina Giusti
TUM Exchange è un progetto espositivo fondato sullo scambio e sull’ospitalità: gli artisti non solo hanno collaborato insieme alla preparazione dell’evento, ma ne hanno resa possibile la realizzazione mettendo a disposizione, l’uno dell’altro, un proprio spazio di riferimento.
Il risultato sono 2 mostre “doppie”, secondo questo schema:
Virginia Zanetti / Manuela Menici
Vanni Meozzi / Kinkaleri
negli spazi S.A.A.M., Lato e spazioK
TUM Exchange è una sperimentazione sulle possibilità concrete della condivisione.
Internet, area eletta di incontri reali e virtuali, è la prova che alcuni movimenti di sottofondo possono emergere alla superficie come ipotesi alternative di comportamento – dall’open source alle Creative Commons, da Servas al CouchSurfing. TUM Exchange s’inserisce proprio in questa tendenza, in riferimento alla spontaneità che l’arte dimostra nei periodi migliori come espressione della sua intima essenza.