Arte/Natura – Natura/Arte. Paesaggio e arte contemporanea in Toscana

Al colmo dell’entusiasmo e della decisione, per il concretarsi di un progetto sistematico che renda Palazzo Fabroni punto di riferimento culturale a livello regionale e non solo, Ludovico Pratesi, insieme ad Adriana Polveroni, in occasione della prima mostra pistoiese effettua una ricognizione sul territorio e sceglie ciò che la Toscana ha di più originale quanto ad arte contemporanea: il gran numero e l’ottima qualità delle opere ambientali.
Nelle ultime decadi, ora per lungimiranza politica ora per iniziativa privata, nei diversi siti è infatti venuto costituendosi un patrimonio vasto e d’evidente valore, al punto che Arte e Natura, oltre a svolgersi in un percorso interno, “esce” dalle mura dell’antico palagio e prosegue lungo sei suggestivi itinerari: tra le location coinvolte, la Fattoria di Celle, Villa la Màgia, il Castello di Ama.
La peculiarità dell’esposizione consiste dunque nella sua duplice direzionalità. Il convincimento curatoriale è che, sebbene un’occasione d’analisi e approfondimento sul rapporto tra le prassi artistiche recenti e l’ambiente non possa prescindere da una diretta rilevazione sui luoghi, tale elemento non preclude il moto inverso: presentare oggetti, sculture, installazioni di significazione spaziale fra le mura di un edificio.
In effetti, dalla fine degli anni ‘60, con maggior coscienza rispetto a prima, negli intendimenti degli artisti le zone espositive sono evolute da meri contenitori a materia da costruzione. Daniel Spoerri - Divano d'erba - 2009 - acciaio inox, rete metallica, terriccio, zolle di prato - cm 266x80x110 - coll. dell'artistaPer usare una definizione di Germano Celant, “il contesto inquadra il significato artistico e l’arte inquadra il contesto”. Musei, gallerie, strutture recuperate e altro vanno considerati come angoli privilegiati in cui sperimentare e attuare nuove tipologie ricettive e d’intervento da parte del pubblico, modalità percettive inusuali, verifiche sui meccanismi del pensiero.
A livello ipotetico potremmo ritenere che tale composita accezione della spazialità sia stata, e in parte sia ancora, il tessuto connettivo di risultati artistici molto distanti. Alcuni nomi a chiarimento, tra i sedici ospitati a Pistoia: Mario Merz, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Hidetoshi Nagasawa, Mimmo Paladino,Luciano Fabro, Robert Morris. Accanto a tali personalità non stonano né sembrano penalizzati dalla mancanza d’“atmosfera” altri autori che solitamente osserviamo out door: Mauro Staccioli, Anne &Patrick Poirier, Daniel Buren.
Almeno un altro paio di aspetti, connessi all’evento, meritano una nota. Innanzitutto, la singolarità planimetrica del palazzo e delle modifiche che vi sono state apportate: gli scorci prospettici del piano nobile e gli accorgimenti nelle stanze della collezione permanente – tipo tagli e oblò – legittimano a ben sperare per i futuri allestimenti. Infine, lo scopo sotteso che Arte e Natura si ripropone, ovvero responsabilizzare la politica regionale sul tema della protezione e del mantenimento di un patrimonio artistico unico.

Matteo Innocenti

 

Arte/Natura – Natura/Arte. Paesaggio e arte contemporanea in Toscana
a cura di Ludovico Pratesi e Adriana Polveroni
Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee 
Via Sant’Andrea, 18 – 51100 Pistoia

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