Contrattempi, incantamenti, lo sguardo ostinato; la quarta declinazione dell’Evento immobile – collettiva d’arte contemporanea presso Casa Masaccio, quest’anno in collaborazione con il Man di Nuoro – si riferisce in modo originale al topos dell’Annunciazione cattolica. All’idea centrale e ossimorica di un avvenimento che, pur accadendo, resta fissato, viene accordandosi uno dei motivi basilari della più diffusa religione occidentale: appunto quella sospensione tra la parola dell’Arcangelo e lo stupore della Madonna, entro cui si svolge la visione miracolosa del nascere e del morire di Cristo.
Tale scelta tematica genera un discorso denso, poiché le opere proposte, secondo l’intendimento del trio curatoriale composto da Cristina Collu, Saretto Cincinelli e Alessadro Sarri, vengono costruendo un sistema relazionale più evocativo che logico, alludente a varie interpretazioni dell’episodio biblico piuttosto che a un unico modello. L’assunto della selezione praticata è la coscienza che, nel presente, la ripresa della sacralità non avvenga mai per tracciato diretto, preferendo gli artisti significazioni legate all’analogia, al simbolo, alla metafora; ovvero, se anche l’arte d’ora non aderisce in modo calligrafico allo spirituale, tale componente può lo stesso venirvi rintracciata attraverso l’interpretazione.
Sotto l’egida ideale della tavola del Beato Angelico – custodita proprio nel Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie, ulteriore sede espositiva della mostra – si delinea un percorso fatto di possibilità: con il risultato alterno di opere inserite bene nell’insieme e opere che invece rivelano scarsa attinenza al contesto, quando non estraneità.
Tra gli artisti che più agevolmente convergono verso il tema vi sono Emanuele Becheri con il video Glas – imprevedibili passaggi di rondini nella distesa lattiginosa del cielo, come riflessione sull’accadere e sulla visibilità -, la complessa costruzione luministica filmata da Megan e Murray McMillan, While She Waits for the Light, ispirata al pittore rinascimentale Carlo Crivelli, il binomio di Daniela di Lorenzo -Lei, coppia di foto evocatrice delle figure di Gabriele e Maria, Surplace coppia di mani evocatrice della gestualità degli stessi -, la porta lucente di MassimoBartolini, l’inquadratura di sapore eremitico in uncentimetroognicentoanni di Luca Rento e il lungo disvelamento in Reconstruction du jardin delectable di Carolina Saquel (mentre l’altra sua opera, Pentimenti, risulta avulsa).
L’Annunciazione resta innegabilmente un tema ricco di fascino, al punto da evidenziare come a tante fughe “in avanti” delle forme culturali attuali si possano affiancare altrettanto legittime fughe “all’indietro”: ritrovare i segni del cambiamento e della discontinuità rispetto alla tradizione, relazionare una cultura alla sua genesi, è una direzione che può originare – in simultanea – profonde scoperte e profonde incertezze.
Matteo Innocenti
L’evento immobile. Annunciazioni
a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli, Alessandro Sarri
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea
Corso Italia, 83 – 52027 San Giovanni Valdarno (AR)
a cura di Cristiana Collu, Saretto Cincinelli, Alessandro Sarri
Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea
Corso Italia, 83 – 52027 San Giovanni Valdarno (AR)