Dal 1° agosto prende avvio la nuova edizione di VIS à VIS Fuoriluogo 26, programma internazionale di residenze artistiche che quest’anno ospita gli artisti Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni a Lucito (CB), e Flavia Carolina D’Alessandro a Provvidenti (CB).
Il progetto, diretto dall’associazione culturale Limiti Inchiusi (Paolo Borrelli e Fausto Colavecchia), è a cura di Tommaso Evangelista e Matteo Innocenti. Il programma internazionale di residenze artistiche VIS à VIS Fuoriluogo, che quest’anno giunge alla dodicesima edizione – dall’avvio nel 2012 da parte dell’associazione culturale Limiti Inchiusi – segna il proseguimento dell’azione curatoriale pensata dall’anno precedente con gli artisti ospitati su invito diretto da parte dell’associazione e dei curatori, e le opere pensate in dialogo con spazi e contesti specifici. Inoltre, le residenze, mantenendo l’identità che le hanno sinora caratterizzate, ovvero il forte rapporto con le comunità, vengono messe in relazione a degli obiettivi specifici legati ai singoli luoghi.
In questa edizione per quanto concerne Lucito si lavorerà sulla realizzazione di un’opera d’arte pubblica, opera che andrà ad ampliare la già ricca raccolta comunale che accoglie, oltre ad un ricco corpus di lavori di Pettinicchi, anche il gruppo più ampio di opere legate al progetto Vis à Vis, mentre per Provvidenti si guarderà alla riqualificazione in chiave culturale di spazi di proprietà comunale, ad oggi abbandonati, con un occhio particolare al rapporto con la popolazione e con l’ambiente.
Come ad ogni edizione gli artisti, insieme ai curatori, renderanno vitale la residenza con una serie di workshop, incontri e una mostra finale che segnerà anche la consegna di un lavoro alla collettività. La residenza sarà testimoniata da un catalogo e un video-documentario.
VIS à VIS, tra le associazioni promotrici di STARE – Associazione delle Residenze d’artista italiane -, si dimostra tra le residenze artistiche più longeve e interessanti dedicate alle aree interne e alle comunità locali.
Gli artisti invitati a VIS à VIS Fuoriluogo 25 sono Caterina Sbrana (Pisa, 1977) e Gabriele Mallegni (Pisa, 1977) che opereranno insieme a Lucito, e Flavia Carolina D’Alessandro (Caracas, Venezuela, 1977) che opererà a Provvidenti.
Flavia Carolina D’Alessandro (Caracas, Venezuela, 1977, vive e lavora a Bari). Dopo il trasferimento in Italia, nel 1992, consegue il diploma di Maestro d’Arte in disegnatori di Architettura e Arredamento presso l’Istituto d’Arte di Bari Pino Pascali, prosegue il percorso di studi, nella stessa città, presso l’Accademia di Belle Arti, ottenendo il diploma di Laurea in Scenografia (2004). 2023, Premio Sparti, menzione per miglior opera concettuale, AP; 2022, vincitrice Premio Arte – sez. pittura, Palazzo Reale, Mi; 2021, workshop/residenza RAMO 6.0, a cura di Giuliana Benassi, tutor Francesco Arena, Abr; premio acquisto LAB17 Malamegi; 2019, workshop l’Alternative Processes Photography e Blue Botanics con Hannah Fletcher presso la Bright Room a Lnd, Pop Now, Nuove Identità nelle arti pugliesi, Br. 2017, Manuale per Artisti a cura di Ivan Quaroni, Mi; 2021 è co-fondatrice del progetto OMAR.
Caterina Sbrana (Pisa, 1977, dove vive e lavora). Dopo studi classici si sposta a Perugia dove studia restauro di dipinti all’Istituto Europeo delle Arti Operative, si laurea all’Accademia di Belle Arti di Carrara in Pittura e Arti visive. Conduce una ricerca in bilico tra l’uso di materiali naturali, le tecniche della tradizione e una visione contemporanea contaminata dalla tecnologia. Tra le mostre: Fuoriporta, 2023, a cura di Ilaria Mariotti con Caterina Fondelli e Alessandra Ioalè, Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno; L’estate più fredda, 2023, a cura di Claudio Cosma, Sensus, Firenze; Eco-esistenze, forme del naturale e dell’artificiale, 2022, a cura di Daria Filardo, Martino Margheri, MA Curiatorial Practice Ied, Ied Firenze; Imboscata, 2022, a cura di Shilha Cintelli, Rachel Morellet, Eva Sauer, Enrico Vezzi, Bosco di Corniola, Empoli; Systemae Naturae, 2022, a cura di Anne Guillot, Palazzo Mazzone Alessi, Caltanissetta; XV Bienal Internacional Ceramica Artistica Aveiro, 2021; Aller Retour, 2020, 59 Rivoli, Rue de Rivoli, Parigi; The Curated Space, Five Figurative Artists in Florence, 2015, a cura di Arturo Galansino, Mall Galleries, Londra; A Private Geography, 2012, a cura di Paola Bortolotti , Syracuse University in Florence; Osservazione della natura in stato di quiete, 2012, a cura di Paola Bortolotti, Museo Marino Marini, Firenze.
Gabriele Mallegni (Pisa, 1977, dove vive e lavora). Frequenta il liceo Artistico a Lucca, prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti di Carrara dove si laurea in scultura con il prof. Giorgio Balocchi. La sua ricerca si concentra sulla ceramica con la quale modella ritratti contemporanei, mondi distopici, incubi e contraddizioni della società attuale. Partecipa a simposi e mostre tra le quali ricordiamo: L’estate più fredda, a cura di Claudio Cosma, Sensus luoghi per l’arte contemporanea, Firenze, 2023; Mimesis, Galerie Territoires Partages, Marseille,2023; Malamegi Lab19, 2022, Galleria Piazza di Pietra, Roma; XV Bienal Internacional de Ceramica de Aveiro; BACC, la forma del vino, 2021, menzione speciale della giuria, Scuderie Aldovrandini, Frascati, Roma; La natura delle cose, Palazzo Malpigli, Lucca; Osmosi, a cura di Mauro Lovi, 2017; Duo, Otto Luogo dell’arte Firenze, e Mutabilia, Paratissima Torino, 2016; Premio Baccio da Montelupo, Museo Internzazionale della ceramica, 2015, Montelupo Firenze.
Caterina Sbrana e Gabriele Mallegni hanno fondato nel 2009, Studio17, laboratorio di ricerca d’arte e design.
Limiti inchiusi è un’associazione di produzione culturale e artistica con sede a Limosano in provincia di Campobasso. Fondata nel 1994, promuove progetti d’arte contemporanea dal respiro internazionale in costante dialogo con il territorio del Molise, come indagine sul paesaggio e i borghi molisani. Con residenze d’artista, mostre, installazioni d’arte pubblica, workshop, laboratori ed incontri, Limiti inchiusi pone al centro il territorio regionale per rileggerlo e mapparlo nei suoi cambiamenti, creando nuove narrazioni. Il lavoro svolto negli anni, documentato con numerose pubblicazioni, ha riguardato la produzione di opere d’arte, la didattica con le nuove generazioni, la ricerca e l’inclusione sociale con uno sguardo attento alle emergenze e problematiche delle comunità coinvolte. Dal 2012, con la direzione degli artisti Paolo Borrelli e Fausto Colavecchia, l’associazione ha inaugurato i programmi internazionali di Residenze per artisti Vis à Vis Fuoriluogo e Vis à Vis Flaneur. Nel 2021 Limiti inchiusi è tra i soci fondatori di STARE – Associazione delle Residenze d’artista italiane.