DATABASE è un modo di relazionare il passato al presente. Un’idea di archivio per Carrara, che spazia dalla memoria anarchica alla storia del marmo fino alle espressioni contemporanee. Così la città torna ad animarsi, da domani alla fine dell’anno.
Carrara è una città singolare, irriducibile, anarchica. Un equilibrio incerto tra l’orgogliosa conservazione della propria storia e l’apertura verso l’esterno. Per questo non si riduce a una mera formula politica l’intenzione di DATABASE – iniziativa culturale-artistica curata da Federica Forti in collaborazione con le istituzioni e altri partner – di darsi come obiettivo la riscoperta e la riacquisizione del patrimonio storico originale.
Il modo è consistito nella scelta del Museo del Marmo quale luogo base, secondo le parole della stessa curatrice: “Un museo sconosciuto ai cittadini e agli italiani. La maggior parte dei visitatori sono stranieri. Eppure nel suo genere si tratta di una realtà di riferimento a livello internazionale”. Il programma di eventi, distribuito fino al termine dell’anno corrente, si sviluppa intorno alla collaborazione iniziata nei mesi precedenti con la cittadina Accademia di Belle Arti: tre professori – Giacomo Verde, Massimo Cittadini e Aron Demetz – hanno impostato il proprio corso sul tema “marmo”, invitando gli studenti a elaborare progetti personali.
I risultati verranno esposti in tre fasi diverse all’interno del museo per l’individuazione di altrettante opere “vincitrici”: nel primo caso si tratta della video installazione Il Monte diAlessio Falchi, Asia Gandoglia e Giacomo Ganduglia. A ciò si aggiungono una personale dell’artista spagnolo Avelino Sala e un video-screening del Capo, cortometraggio realizzato del ravennate Yuri Ancarani nella celebri cave delle Apuane.
Considerando il temporaneo arresto per ragioni economiche della Biennale Internazionale di Scultura, che nella più recente edizione di Fabio Cavallucci aveva suscitato un interesse diffuso, e che le ultime notizie davano affidata a Vittorio Sgarbi, si può considerare Database come espressione di una volontà di resistenza e di permanenza. “Abbiamo l’obiettivo di durare nel tempo, ma evolvendoci. Seguendo la nostra attività dal 2010, si comprende che gli eventi culturali che curiamo a Carrara sono strutturati su format sempre più ambiziosi. Vorremmo da una parte garantire una continuità nel tempo e dall’altra innescare un’irrefrenabile bisogno poetico, estetico, creativo”, racconta Federica Forti.
Il calendario si concluderà con una serie di workshop e residenze. “Proponiamo un ibrido tra laboratorio e residenza, un esperimento in cui due artisti, che condividono il mezzo espressivo ma non le scelte stilistiche – volutamente divergenti – e i partecipanti al laboratorio da loro tenuto, elaboreranno un’opera condivisa”, prosegue la curatrice. “Quasi un suggerimento affinché l’arte cessi di essere autoreferenziale…posso anticiparvi che sarà presente anche un curatore scelto dagli artisti e, last but not least, il territorio sarà coinvolto su più livelli”.
Matteo Innocenti
(Artribune)
Carrara //
DATABASE
a cura di Federica Forti
MUSEO CIVICO DEL MARMO
Viale XX Settembre 84
info@database-carrara.com
www.database-carrara.com