Tra le prime prove liriche del Leopardi, poi raccolte e titolate Puerili, vi è L’ucello dal celebre esordio Entro dipinta gabbia; componimento che già dimostra un’assimilata conoscenza del versificare seppur allora l’autore sia solo dodicenne, nonché un talento poetico d’immagine e di pensiero in nuce, pronto negli anni seguenti a determinarsi come uno dei principali dell’Ottocento europeo. Il brano
CategoryScrittura
Lost Horizon. Un’intervista con Antony Gormley
Co-ordinate è la nuova mostra personale di Antony Gormley presso Galleria Continua. Il titolo si riferisce a una riflessione sulla scultura intesa come luogo più che come oggetto – in relazione dialettica alla recente esposizione dell’artista inglese al Forte Belvedere di Firenze, dove l’insieme di sculture si concentrava sulla presenza corporea e sulla sua
Hermann Nitsch | O.M.T. colore dal rito
Degli artisti riferibili al Wiener Aktionismus (Günter Brus, Otto Mühl, Rudolf Schwarzkogler) Hermann Nitsch (Vienna, 1938) compie il percorso più longevo, restando tuttora accese nella sua ricerca le criticità di proposizione e di ricezione. Risale già al periodo 1957-1960 la sua fascinazione per un’opera d’arte totale – Gesamtkunstwerk, secondo la tradizione romantica tedesca – da
Bill Viola e il Rinascimento elettronico a Palazzo Strozzi
C’è un andamento nelle opere di Bill Viola che oltre il valore biografico, di ricerca, stimola all’esterno un effetto di profonda immedesimazione. Uomini e donne in cammino, fluidi in caduta, successione emotiva. Una sua mostra, ogni singola installazione, richiede l’immedesimazione in un tempo espanso: non il conto del minutaggio ma un abbandono fino a sentire
Versus. Il dibattito fra tradizione e attualità
In che modo l’arte modifica la società? Come entra in relazione con il nostro tempo? Quale peso hanno l’eredità della tradizione e le emergenze dell’attualità nel determinare gli sviluppi della cultura contemporanea? Alice Zannoni e Matteo Innocenti sono i protagonisti della settima puntata di “Versus”. La consapevolezza di vivere in un’epoca storica di passaggio, in
José Yaque — Alluvione d’Arno
Know-how/Show-how una geografica di relazioni per Sistemi di visione / Sistemi di realtà è un progetto distribuito tra più annualità che pone a centro tematico e operativo la messa in rapporto tra artisti di provenienza internazionale e le qualità sociali, politiche, economiche di un preciso territorio – la zona toscana del Valdarno inferiore che si
A Cielo Aperto — Intervista con Bianco-Valente e Pasquale Campanella
Nel 2005 in un piccolo borgo della Basilicata, Latronico, nasce un’associazione culturale in memoria di Vincenzo De Luca, pittore originario del luogo e scomparso prematuramente. Con naturalezza ma a ritmo sostenuto un progetto annuale di residenza d’artista, promosso in modo autonomo dai soci, viene sviluppandosi e definendosi con sempre maggiore ampiezza; attraverso l’integrazione dei vari
Centro Pecci | Alcune riflessioni sulla Fine del mondo…
Uno sguardo sulla mostra inaugurale del Centro Pecci di Prato – La fine del mondo – non dovrebbe eccettuarne il contesto di formazione, essendo le specifiche condizioni, in questo caso, correlate in modo determinante a quanto realizzato nel complesso – la scelta del nuovo direttore tramite bando nel 2014 implicava nel sottotesto: assumersi la responsabilità
Fuori dal Trecciato Casa Mannozzi – Four easy pieces
Four easy pieces Se la singola parola ha rilievo di designazione e, quando è realizzata aldilà delle cose apparenti, poetico – ma in entrambi i casi vige per lei un’ampia discrezione: come contesteremmo il vocabolo rosa a significare il fiore di rosa? – l’esordio del discorso comporta invece la responsabilità, poiché il suo procedimento
TU35 – guardare il mondo di oggi e immaginare quello di domani
Quest’anno il progetto TU35 intende dare seguito alla prima mappatura regionale dell’arte emergente in Toscana effettuata nel 2015 che con 11 appuntamenti espositivi, suddivisi per province e presentati negli spazi di Officina Giovani agli Ex Macelli di Prato, ha coinvolto 120 artisti e 25 curatori Under 35, affiancati da 5 tutors con la supervisione generale e il coordinamento operativo del Centro
L’Opera d’arte che può salvare il mondo
Nel 1917 Marcel Duchamp inviava un orinatoio capovolto e siglato con enigma R.Mutt alla Society of Independent Artists, del cui direttivo lui stesso faceva parte, per la prima mostra collettiva “d’avanguardia” negli Stati Uniti. La costernazione e l’imbarazzo nella considerazione di Fountain portarono alla decisione di escluderla dall’insieme di quanto esponibile; unica opera respinta tra
Il sistema di corrispondenze di Jessica Warboys | Allotropes
Casa Masaccio mantiene un ruolo importante per costanza e qualità della proposta all’interno della scena dell’arte contemporanea in Toscana e non solo; meritoria, oltre le esposizioni a carattere collettivo, la concentrazione su personali di artisti internazionali, come già avvenuto e nel caso attuale di Jessica Warboys (Newport, 1977) in collaborazione con Tate St Ives e
Infiniti mondi. Tatiana Villani, Körperland
Testo scritto per il catalogo Körperland, in occasione della mostra personale di Tatiana Villani presso la Galleria Passaggi (Pisa). La ricerca artistica di Tatiana Villani si svolge nel tempo quale processo generativo continuo, la cui necessità non sta in primis nell’affermazione di punti più o meno netti, più o meno saldi, piuttosto nella fluidità di
Andrea Santarlasci – Riflessi da un luogo invisibile
Un luogo si fa interessante per una ricerca artistica, sino a divenirne radice d’ispirazione, dal momento della sua sottrazione alla dimestichezza con lo sguardo e di riconsegna a un ambito di più ampia apertura; così nella rivelazione delle alterità l’artista sceglie e, per una via che può trovare consistenza tanto nella potenza immaginifica quanto nell’elemento
TAI – Tuscan Art Industry
TAI, Tuscan Art Industry, è un progetto vario da considerarsi come estensione di un’idea-ricerca dell’artista Chiara Bettazzi; l’inizio è in Diari Urbani, archivio d’immagini di vecchie strutture industriali dislocate entro e intorno il territorio pratese, ora inattive, quale osservazione per un corretto recupero futuro degli edifici a dispetto dell’incuria e delle più nocive ristrutturazioni incoscienti
L’arte senza qualità
A rileggere un preciso passaggio dall’Uomo senza qualità, opera monumentale che impegnò Robert Musil dal 1933 alla morte, si è insieme scossi e convinti (seguendo chissà quale recondita scia di motivi) dalla possibile applicazione della riflessione lì contenuta, tanto al tempo cui si riferiva quanto al nostro; il che ci lascia due congetture possibili, o
Ripensare il medium: il fantasma del disegno
Meditare su un soggetto attraverso una sua possibile assenza – presentirne a un certo punto un mutamento di grado, provvisorio o definitivo che sia – per il pensiero occidentale significa anche, in maniera inevitabile, riconoscere nel soggetto stesso una tradizione duratura; è forse proprio la vertigine d’immaginarsi senza ciò che nei secoli e talvolta nei
Distances. Prato e Parigi. ATPDiary
Il progetto – sostenuto e ospitato da LATO di Prato e dalla Galerie See Studio di Parigi – vede la messa a confronto delle esperienze artistiche di alcuni artisti francesi con quelle di alcuni italiani. Alla prima tappa di Prato, seguirà il 18 aprile 2015, una seconda mostra a Parigi nella sede della Galerie See
La Rivoluzione in eccesso
Riflettendo su quella “voglia di ’68” che è stata analizzata da molti punti di vista su UnDo.Net in questi mesi, Matteo Innocenti si chiede come sia possibile che lo slancio verso una società più libera e giusta diventi il sostrato di una democrazia consumistica che riduce ferocemente ogni differenza ad omogeneità… Tra i vari elementi che connotano l’interesse per
Questioni di famiglia ☞ CCC Strozzina, Firenze
Con una certa dose di libertà si potrebbe considerare che la famiglia incarni nella propria singolarità le versioni utopica e distopica verso cui è attratta la società nel suo complesso; ovvero la convivenza umana nella sua modalità più ravvicinata per legami sanguigni e di condivisione, pone in concreta espressione tutte le potenze e i limiti
Luca Pancrazzi: Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro
Inaugura questa sera – giovedì 8 maggio 2014 nello spazio Assab One di Milano – la mostra di Luca Pancrazzi “Mi disperdo e proseguo lasciandomi indietro un passo dopo l’altro” (fino al 27 giugno). Un progetto complesso e originale che attraverso varie opere – disegni, oggetti, sculture, esercizi dall’archivio e altro a impegnare 1500mq di spazio – approfondisce i temi
Uri Aran / Puddles ☛ Peep-Hole, Milano
Le installazioni di Uri Aran (Gerusalemme 1977) interessano più livelli d’interpretazione, tra loro complementari; se l’insieme espositivo rivela una scrupolosa costruzione di pieni e vuoti, differenze e ripetizioni, ciò che si potrebbe definire come “ritmo”, le singole opere valgono a esplicitazione di analoghi processi combinatori (attuati, in potenza, inibiti che siano). Ritorna in ogni caso l’attenzione a
Late One Morning / Luca Trevisani / Marie Lund
Il progetto Early One Morning (titolo tratto da una delle opere fondamentali di Anthony Caro, del 1962) ideato da Alberto Salvadori come ricognizione al presente circa le possibilità espressive e interpretative della scultura – attraverso un ciclo di esposizioni personali e collettive in collaborazione con vari curatori – al modo di uno work in progress entra nella
Ornaghi & Prestinari ☛ Galleria Continua, Siena
Familiare, parola-indice della disposizione al fondo della propria ricerca: che è una resistenza in verso positivo, determinante affinché ogni resa formale conservi e disveli la volontà, la dedizione e la sorpresa di cui è diretta conseguenza. Il duo Ornaghi & Prestinari (Milano 1986, 1984) – è la loro prima esposizione alla Galleria Continua – si esprime in una
Marcelo Cidade / Jonathas De Andrade / André Komatsu ☛ Galleria Continua
La più recente proposta della Galleria Continua, tre artisti brasiliani nati all’inizio degli ’80 e accomunati da una ricerca di tipo sociopolitico, è di stimolo a una serie di riflessioni riducibili a due punti basilari: il primo, particolare, è un segno inequivocabile di sperimentazione per una galleria generalmente concentrata su opere e modalità espositive diverse; il
Malevic sui canali di Amsterdam
“Con il termine Suprematismo intendo esprimere la supremazia della sensibilità pura nell’arte creativa”. Il leggendario percorso di Kazimir Malevic, dai primi esperimenti al quadrato nero su fondo bianco, per poi tornare ancora alla figurazione. In scena in una grandiosa retrospettiva allo Stedelijk Museum di Amsterdam. In occasione delle grandi retrospettive avviene quasi sempre di percepire
Territori instabili
Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Firenze – fino al 19 gennaio 2014. Il disorientamento a riguardo di molte dinamiche in atto riguarda di certo anche la globalizzazione, poiché il flusso attuale di interrelazioni, piuttosto che eliminare, ha solo modificato le divisioni esistenti. “Territori instabili” affronta la questione da vari punti di vista. La Strozzina conferma
Enzo Cucchi, appunti per una Cosmogonia
La creazione e l’evoluzione dell’universo, con i suoi miti antichi, è al centro della mostra fiorentina di Enzo Cucchi, in corso da Poggiali e Forconi. Opere che dilatano l’immaginazione e rivelano immagini universali, tra cieli neri puntellati di stelle. Ne parliamo, con un’intervista al maestro Cucchi Cosmogonia o nascita del cosmo: una ricerca che attraversa
ATP Diary – 8+1: otto artisti in dialogo
Inaugura stasera a Prato, negli spazi Lato e BBS, la mostra 8 + 1 – otto artisti in dialogo e una presenza: la natura indefinibile e potente dell’arte. Fino al 6 gennaio in mostra T-yong Chung, Serena Fineschi, Marco Andrea Magni e Virginia Zanetti, mentre, la seconda parte, dal 22 gennaio al 6 marzo 2014,
A lezione di potere. Dalla Lituania
Museo Marini, Firenze. Attraverso l’obsolescenza, portata fino allo straniamento, l’opera di Deimantas Narkevičius ci consegna la sua verità: che il potere, poiché è ovunque, è la sostanza anonima del quotidiano. Una mostra equilibrata e intensa. L’intuizione e il paradosso sono parole differenti che indicano uno stesso elemento sostanziale della ricerca di Deimantas Narkevičius (Utena, 1964; vive a