Matteo Innocenti, 31 luglio 2018 Caro Fabio, vorrei iniziare questo dialogo risalendo alla prima fase del tuo lavoro, che è stata pittorica. Ricordo che mi hai mostrato in diapositiva, tra altri, un grande dipinto, credo dei primi anni Ottanta. A una sua osservazione attenta, nella parte in in alto a destra alcune forme di colore
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A Place to be | Unité d’habitation (Platform) | Paolo Parisi
I tentativi verso una prossimità tra la dimensione artistica, che di per sé è sempre rappresentativa di qualcosa di ulteriore, e la prassi aderente alle funzioni che viene svolta nel quotidiano, assumono un certo grado di concretezza quando vengono declinati a un’idea delimitata di utilità, come avvenuto con carattere programmatico soprattutto nella produzione industriale e
A Place to be | Su cosa s’impernia? | Fabio cresci
“Che, poi, essa non tenda a realizzare qualcosa, risulta chiaramente anche dalle affermazioni di coloro che per primi hanno coltivato filosofia. Infatti gli uomini hanno cominciato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia.” Notoriamente Aristotele nella serie di trattati della Metafisica ha fatto dipendere l’origine della filosofia dalla meraviglia,