Se l’anno scorso il riconoscimento a un film mediocre determinò soprattutto delusione e indifferenza, questa volta il Leone recupera in pieno il proprio splendore. La perla di Sokurov, un Faust visionario che annulla la distinzione fra uomo tentato e diavolo tentatore, è un’opera che lascerà un segno duraturo. E anche l’Italia esprime qualche nota di
Tagleone d’oro
S-Coppola all’italiana
Nuove intenzioni, direttore d’esperienza e giuria composita. Gli ingredienti del successo sembravano esserci tutti. E invece il festival veneziano del cinema ha tradito le aspettative. Responsabilità delle selezioni o mediocrità delle opere? A conclusione degli entusiasmi, dei clamori e delle sfilate in ripetizione lungo il red carpet, l’ultima edizione del Festival del Cinema si lascia dietro una