A partire dal giorno 1 aprile 2020 è online il bando per partecipare a Vacant-Zone, progetto di residenza artistica online, che indaga sulla costruzioni di nuove dimensioni tramite le tecnologie web e mira alla creazione di un dialogo tra partecipanti provenienti da differenti parti del mondo.
Vacant Zone è un progetto di residenza artistica online, ideato a novembre 2019.
Uno spazio virtuale senza limiti precisi, in attesa di essere abitato e prendere forma; un mondo potenziale che ogni volta diventa qualcosa di diverso.
Durante un periodo di residenza di quattro mesi, due partecipanti (artisti, scienziati, scrittori, ricercatori) – selezionati o invitati – condividono l’esperienza della Vacant Zone: stando in essa, dialogando, pensando e infine, supportati a livello tecnico da un team specializzato in ambito informatico, realizzando un progetto finale, che sarà la struttura e l’apparenza che la stessa Vacant Zone prenderà da quel momento, fino all’inizio della residenza successiva.
Vacant Zone non ha significati predeterminati, è insieme globale e locale, immateriale e concreta, attuale e storica; si pone quale processo: pura possibilità soggettiva di costruzione, da aprire alla condivisione.
L’idea nasce all’interno di una riflessione sulla vitalità e importanza del fenomeno delle residenze artistiche nello scenario dell’arte contemporanea; ad oggi sono molto pochi i progetti che hanno sperimentato la virtualità dello spazio e le potenzialità delle tecnologie web, in questo caso il fine è quello di creare confronti e relazioni tra artisti di varia provenienza e cultura.
Il bando di partecipazione è attivo dal 1 aprile fino al 31 maggio 2020.
Lo statement degli ideatori e organizzatori Zoya Shokoohi (artista) e Matteo Innocenti (curatore): “Vacant Zone intende essere uno spazio di abitazione e condivisione. Il nostro obiettivo è stimolare delle visioni personali, che prendano forma attraverso gli strumenti tecnologici e i linguaggi digitali – ricorrendo a un uso creativo degli stessi. Ci sembra interessante, nel tempo, mostrare le analogie e le differenze nei modi tramite cui i partecipanti interpreteranno la residenza. Tutto ciò concerne i temi dell’identità, della cittadinanza, della convivenza. Il progetto è “globale” sia per la formazione del gruppo di lavoro – composta da un curatore, un artista e un team tecnico (Mahmood Bagheri, Amin Shahnazari) – sia per il modo in cui si diffonde; vogliamo creare delle opportunità per il dialogo a livello internazionale, senza limiti di alcun tipo.”
Per info, bando e contatti:
www.vacant-zone.com
info@vacant-zone.com
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Starting from April 1, 2020, the open call to participate in Vacant-Zone, an online art residency project that investigates the construction of new dimensions through web technologies and aims to create a dialogue between participants from different areas of the world.
VACANT ZONE is an online artist residency project, devised in November 2019.
A virtual space without precise limits, waiting to be inhabited or to take form; a potential world that becomes something different each time.
During a four months residency, two participants (artists, scientists, writers, researches) – chosen or invited – share the vacant zone experience: being there, dialoguing, reflecting and in the end, supported at a technical level by a specialized team, realizing the form and the shape that the project will take from that moment until the next inhabitance.
Vacant Zone has no predetermined meanings, and it is both global and local, immaterial and concrete, current and historical; it is a process: pure subjective possibility to build and to share.
The idea was about as reflection on the vitality and importance of the phenomenon of artistic residencies in the contemporary art scene; to date very few projects have experienced the virtuality of space and the potential of web technologies, in this case the aim is to create dialogues and relationships between artists of various backgrounds and culture.
Candidates can apply from 1 April to 31 May 2020.
The statement of the creators and organizers Zoya Shokoohi (artist) and Matteo Innocenti (curator): “Vacant Zone intends to be a space for inhabiting and sharing. Our aim is to stimulate personal visions, to be shaped through technological tools and digital language – so their use is creative. We find interesting, over time, to show the similarities and differences between the ways in which participants will interpret the residency.
All this concerns the themes of identity, citizenship, coexistence. The project is “global” both for the formation of its working group – composed of a curator, an artist and a technical team (Mahmood Bagheri, Amin Shahnazari) – and for the way it is propagated; we want to create opportunities for intercultural dialogue, with no limits whatsoever.”
Info, open call and contacts:
www.vacant-zone.com
info@vacant-zone.com
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