Pecci School 2016/17
XX° incontro – Cai Guo-Qiang e il crollo delle frontiere nell’arte
Lezione di Matteo Innocenti
Pecci School è un programma di lezioni dal respiro multidisciplinare: oltre quaranta incontri dedicati ai più importanti protagonisti del Novecento e della contemporaneità, dalla storia all’arte, dalla musica al cinema passando per il teatro.
Uno strumento semplice e sintetico per chi aspiri a strutturare meglio le sue conoscenze, per chi voglia ripassare i principali avvenimenti del XX secolo, per chi intenda dotarsi di una mappa concettuale da approfondire in seguito. Ogni settimana – il lunedì e il mercoledì, dalle ore 21 alle ore 23 – esperti riconosciuti introducono il pubblico alle opere dei protagonisti del Novecento e della contemporaneità, con l’aiuto di immagini, musica e video.
La lezione
Nel 1999 ha vinto il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia e meno di un anno fa Netflix ha acquistato un documentario dedicato al suo progetto più difficile e ambizioso: si chiama Cai Guo-Qiang, è nato a Quanzhou in Cina nel 1957 ma vive e lavora a New York.
Tra gli artisti più apprezzati a livello mondiale, Cai Guo-Quiang è noto soprattutto per gli spettacolari eventi pirotecnici e per le grandi installazioni realizzate negli anni: tra queste “Head On”, 99 lupi che spiccano un salto fino a infrangersi contro una barriera di vetro in un processo ciclico senza fine.
Tradizione orientale e occidentale, livello ideale e concreto, storia e attualità, soprattutto la strenua volontà di indicare un collegamento, sempre possibile, tra la terra e il cielo: per questi e altri motivi le opere di Cai Guo-Quiang riescono a emozionare il pubblico.
A partire dal periodo post-Mao e dall’affermazione della Cina come una delle maggiori potenze economiche su scala globale, ripercorriamo la carriera di questo raro e particolarissimo caso di incontro armonico tra intuizione, contenuto e realizzazione.
Pecci School 2016/17
XIV° incontro – Keith Haring tra Graffitismo e street art
Lezione di Matteo Innocenti
La lezione
Dagli interventi illegali nelle stazioni della metro al successo internazionale. Keith Haring, il “radiant child” della scena artistica newyorkese durante gli anni ’80, con disegni semplici e comunicativi ha saputo mettere in relazione elementi opposti: star system e grande pubblico, spensieratezza e attivismo sociale, desiderio della vita e coscienza della malattia. La parabola di un artista che diviene icona nonostante la prematura scomparsa. Sullo sfondo della cultura hip hop, del graffitismo e della street art.